17/03/10

CHAKA KHAN



Nata Yvette Marie Stevens il 23 marzo 1953.

L'eclettismo, la personalità, la splendida voce e la fierezza tutta al femminile, fanno di questa fenomenale cantante una delle figure mitologiche nel panorama soul/funk, un'artista totale!

Nata in una base militare vicino a Chicago, Yvette dimostra da subito di non aver appreso il gusto della disciplina del padre: si fa espellere da diverse scuole per il suo attivismo militante nelle Black Panthers, è in queste circostanze che muta il suo nome in Chaka, sinonimo di guerriero in swahili.

Interrotti gli studi e intrapresa la carriera di cantante (tra le altre, corista in tour con Mary Wells), la svolta arriva nel 1972, quando Chaka sostituisce la cantante Paulette McWilliams come front woman del combo funk/rock multirazziale Rufus (Andre Fischer - batteria, Tony Maiden - chitarra, Bobby Watson - basso e Kevin Murphy - tastiere) dando immediatamente al gruppo una caratterizzazione particolare, considerata la predominanza maschile al microfono delle band dell'epoca e la suà età, 18 anni!

L'esordio in sordina di 'Rufus' non suscita grande clamore ma la cover di 'Maybe Your Baby' spinge il suo autore, incantato da quello strumento perfetto che Chaka ha nelle corde vocali, un signore di nome Stevie Wonder, negli studi della band con un pezzo scritto esplicitamente per la sua seducente voce: 'Tell Me Something Good'.

Risultato: prima hit e primo Grammy Award per la miglior performance R&B nel 1974!

Da qui una serie di successi: 'Rags To Rufus', 'Rufusized', 'Rufus Featuring Chaka Khan', 'Ask Rufus', 'Street Player' e 'Masterjam', gli album (8 dischi di platino) e poi i tour con una Chaka ammaliante ed un gruppo stilisticamente perfetto. La sua magnifica voce è acclamata nel music business e fioccano le partecipazioni: Chicago, Ry Cooder, Quincy Jones, ecc..

Nel '78 la carriera solista prende il largo con 'Chaka' e il suo inno alle donne: 'I'm Every Woman' firmato Ashford & Simpson, ripreso anni più tardi da Whitney Houston, discepola e corista della Nostra. Inizia qui anche il sodalizio con Arif Mardin, il produttore della Atlantic Records artefice delle maggiori hit di Chaka Khan oltrechè, tra gli altri, di Aretha Franklin, Roberta Flack e Donny Hathaway.
Dopo una serie di album dalle altalenanti recensioni, il cameo nel film 'The Blues Brothers', dove balla e canta scatenata nella chiesa infuocata dal Godfather James Brown, la partecipazione al progetto 'Echoes Of An Era', una raccolta di standard jazz che la vedono accompagnata da Freddie Hubbard, Chick Corea e Stanley Clarke, Chaka si riunisce per doveri contrattuali ai Rufus. Il risultato è 'Stompin' At The Savoy', un doppio album live con l'ultimo lato dedicato a nuove registrazioni, tra cui spicca la sontuosa 'Ain't Nobody' che riporta Chaka Khan al primo posto delle classifiche.

E' l'epoca della breakdance, gli albori dell'hip hop e chi non si accorge dei tempi che cambiano rimane al palo: 'I Feel For You' di Prince con l'inconfondibile intro di Grandmaster Melle Mel (è la prima volta che si sente il rap in una canzone R&B) e l'armonica di Stevie Wonder, regala a Chaka il più grande successo commerciale della carriera.

Raggiunto lo status di Diva del Soul, Chaka regala successi anche a Steve Winwood e Robert Palmer, ma nella seconda metà degli anni '80 gli album 'Destiny' e 'C.K. '(quest'ultimo con la partecipazione di: Miles Davis, Bobby Mc Ferrin, Prince e George Benson) vedono diminuire i risultati di vendita.
La guerriera torna sugli altari grazie all'intervento del grande Quincy Jones che la vuole al fianco di Ray Charles in 'I'll Be Good To You' nell'album 'Back On The Block': nuovo decennio, nuovo successo, nuovo Grammy. Seguono 'The Woman I Am' e il modesto 'Come 2 My House' prodotto interamente da Prince.

L'ultimo decennio vede la cantante concedersi ai progetti più svariati, dall'hip hop (All Good con i De La Soul), al Jazz (Classikhan, con la partecipazione di Joe Sample, Sheila E e la London Symphony Orchestra), ai brani inseriti in colonne sonore (Waiting To Exhale, Set It Off) oltre che a dedicarsi alla Chaka Khan Foundation che supporta progetti educativi contro la violenza domestica, l'abuso di sostanze e l'autismo.E' del 2007 'Funk This', l'ultimo album di studio prodotto da Jimmy Jam e Terry Lewis che le vale il decimo (!) Grammy per il brano 'disrespectful', in duetto con Mary J Blige.

37 anni di carriera, vagonate di premi, una voce ed un successo incredibili, ma è come se a Chaka Khan l'aura della diva non abbia mai dato alla testa, un'artista sempre in grado di rimettersi in gioco nel nome della musica.

Mr.Duke

2 commenti:

  1. Esatto! Unica è poco! Il vinile di Street player è di là che mi aspetta! ;-)

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