22/10/09

COFFY (ROY AYERS)


Ci sono poche cose che rappresentano appieno il periodo vissuto dagli afroamericani alla fine degli anni ’60, segnate certamente dalle drammatiche dipartite dei grandi Malcolm X e Martin Luther King, o la ribellione violenta dei fratelli “ghettizzati”. Eventi tragici, certo, ma anche riscatto sociale nella musica, nel ballo e anche nei film. Sicuramente il periodo della cosiddetta “blaxploitation” riuscì a farci scorgere lo stile di vita e le difficoltà vissute dai neri nell’america di quegli anni. Non che le cose siano cambiate del tutto, certo. I film del periodo blaxploitation sono diventati con gli anni dei piccoli cult, roba rara da trovare, anche se ultimamente i titoli più famosi e meno oscuri si riescono a trovare anche in rete con ottimi formati dvx, ma in lingua originale, perché molti di essi non ebbero distribuzione in Italia. Anche la blaxploitation ha avuto il suo quarto d’ora di fama, con films quali “Shaft” o “Superfly”, autentici classici con colonne sonore pazzesche, basti dire che Isaac Hayes vinse l’Oscar per la colonna sonora di Shaft, vendendo milioni di copie, assieme alla ancor più strepitosa soundtrack di “SuperFly” del compianto Curtis Mayfield. Ad ogni modo andiamo al dunque. Nel 1973 venne realizzato questo classicone del periodo blaxploitation, “Coffy”. Trama semplice: Coffy (Pam Grier) ha una sorella che va in coma causa di droga tagliata male, si incazza come una iena e cerca tutti gli spacciatori, boss e magnaccia responsabili del coma della giovane sorella per farli fuori senza scrupoli. Un “Giustiziere della notte in gonnella” armata di lamette, bottiglie in testa e tette grosse e sode.

Film nato dalla necessità di mettersi in contrasto con un’altra eroina del periodo, ovvero “Cleopatra Jones”, con la bellissima Tamara Dobson scomparsa nel 2006, “Coffy” ispirerà una serie di filmakers, tra cui Quentin Tarantino, grande appassionato di blaxploitation e b-movies, che ne tributa un pezzo della colonna sonora nel film Jackie Brown, in cui lavora anche la splendida Grier. Coffy s’impone a livello mondiale nel circuito blaxploitation grazie anche alla magnifica colonna sonora di un Roy Ayers all’apice della sua carriera. Colonna sonora pluricampionata (anche dal nostro Fritz da Cat per Street Opera con Lord Bean), contiene pezzi famosi come pochi. Il classico per breakers “Aragon”, la bellissima “Coffy is the Color”e tanti altri gioiellini funky eseguiti con la maestria di Roy Ayers, vibrafonista Losangelino nato nel settembre del 1940, autore di indimenticabili classici (ricordate everybody loves the sunshine?), ma avremo modo di tornare a parlare di lui maggiormente più in la. Il vinile di “Coffy” è abbastanza raro, specie nei mercatini, e anche se ebay sta ammazzando a nostro favore i prezzi di alcuni dischi prima davvero introvabili, ora come ora questa colonna sonora mantiene una sua dignità economica. Per una copia originale dovreste essere disposti a sborsare dai 40 agli 80 euro a seconda delle condizioni naturalmente… ricordate che il disco fu stampato su etichetta Polydor. Non vi pentirete mai dell’acquisto di questo vinile….

In conclusione, cercate il film, guardatelo perché è uno spasso..

Dj Argento a.k.a. Dj Argento


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