01/05/10

BILLY COBHAM

Billy Cobham

…quando lo incontrai, musicalmente, ovvio, era un ragazzino di 12 anni e non avevo ancora intrapreso la carriera di musicista, lo chiamavo Billy Cobourn, ma era Billy Cobham ed il suo nome era già leggenda.

Iniziai a suonare la batteria e per i primi mesi, cercavo di suonare sui dischi: su Stairway to Heaven dei Led Zeppelin, su Made in Europe dei Deep Purple di Coverdale e Hughes, l’album con il solo storico di Ian Paice su Burn; e cercavo invano di suonare qualcosa di Spectum di Billy Cobourn, pardon Cobham; che ascoltavo in continuazione; tra l’altro c’era un trat d’union tra i Deep Purple e Spectrum che era rappresentato da Tommy Bolin, che avrebbe suonato nei Deep Purple di li a poco dopo il 1973 anno della registrazione di Spectrum.

Spectrum disco per me essenziale, Billy Cobham, batterista per me fondamentale.

Nel suo drumming erano sintetizzate con maestria ed originalità tutte le tendenze e gli stili piu’ in voga fino ad allora: dal rock al funk, al progressive al R & B il tutto permeato dal suo back-ground jazzistico.

B.C. Nasce a Panama il 16 maggio del 44;, a soli 3 anni si trasferisce a New York con tutta la sua famiglia. In questa metropoli frequenta la High School of Music and Art, diplomandosi nel 1962. Terminati gli studi entra nella banda dell'esercito degli Stati Uniti dal 1965 al 1968. In seguito al congedo, Cobham viene contattato dal pianista Horace Silver ed entra nel suo gruppo per circa un anno (vi rimane otto mesi), durante i quali partecipa a molti concerti dei quali oggi rimangono alcune registrazioni video, disponibili anche in rete. Celebre il solo tratto dal brano Nutville con Horace Silver quintett (Bill Hardman Trp, Bennie Maupin sax ,John Williams Double-Bass) dove si possono riscontrare le influenze soprattutto di Art Blakey e Max Roach; Billy Cobham utilizza un timpano (Hollywood Meazzi, made in Italy) a pedale con il quale riusciva a regolare la tensione della pelle, alterandone quindi l’altezza come un timpano classico e creava piu’ facilmente linee melodiche sui tamburi nello stile di M.Roach (che era solito usare lo stesso timpano a pedale); l’influenza di Blakey la si riscontra in alcuni patterns ritmici insistenti sul timpano e nel comlplesso nel sound latin jazz del nostro.

Nello stesso periodo suona e registra con il sassofonista Stanley Turrentine, l'organista Shirley Scott, ed anche con George Benson. Nel 1969 si unisce al gruppo jazz rock "Dreams" di cui fanno parte i fratelli Randy e Michael Breacker ed il chitarrista John Abercrombie.

In contemporanea lo chiama Miles Davis e lo fa suonare con lui in diversi dischi tra cui il celebre Bithces Brew (1970, album che ha dato vita in un certo senso alla fusion), dove suona su un solo brano dal titolo Feio, registrato nell’ultima session dell’album nel gennaio 70 in coppia con Jack de Johnette; brano presente solo come bonus track in una versione uscita su cd anni dopo; quindi su A tribute to Jack Johnson (1971) dove suona sulla prima parte del disco costituita dal brano Right off quindi compare su Live Evil (71) sulla session tratta dal live al Cellar Door Club di un solo brano Gemini/Double Image e suona su quasi tutto the Big Fun (1974).

Fatto strano è che in alcuni dischi del trombettista il nostro è uncredited, ma come è stato molte volte spiegato, ciò è dovuto ai problemi contrattuali dell'epoca e alle relative concessioni da parte delle case discografiche.

Nel 1971 Billy Cobham e il chitarrista John McLaughlin lasciano Miles Davis e formano la Mahavishnu Orchestra che presto passerà alla storia con due formidabili dischi: Inner Mounting Flame e Birds of Fire. A partire dal brano di apertura Meeting Of The Spirits di Inner Mounting Flame, emergono subito un'energia ed una tecnica fuori dal comune e nasce così un nuovo linguaggio musicale. Questa esperienza gli porterà fortuna e successo perché da quel momento in tanti chiederanno la sua collaborazione. Esistono molti bootleg e video dei concerti dei tour europeo ed americano, oggetti molto ricercati tra fan. Ma il sodalizio tra i componenti della Mahavishnu Orchestra si dissolve dopo solo 4 anni, a causa di conflitti artistici ben spiegati in un libro pubblicato recentemente Power, Passion and Beauty: The Story of the Legendary Mahavishnu Orchestra.

Billy Cobham, del resto, aveva già in mente di iniziare la sua carriera come solista perché la difficoltà dei brani a cui era sottoposto lo faceva sentire sotto pressione, avvertiva la necessità di sentirsi più libero. Nel 1973 dopo Inner Mounting Flame e il successivo Birds of Fire.

La Mahavishnu Orchestra inizia le registrazioni di The Lost Trident Sessions che a causa delle divergenze notevoli tra McLaughlin e Jan Hammer non verrà mai pubblicato fino al 2002; in questo album si notano già alcuni pattern che Cobham inserirà in Spectrum. La musica della Mahavishnu e quindi il drumming di B.C. è chiaramente influenzato dal rock progressive che a quell’epoca imperversava prendendone alcuni elementi caratterisctici: la presenza del violino, dei tempi dispari, la dimensione sinfonica delle esposizioni tematiche, unisoni di tutta la band nell’esecuzione di alcune parti lungo lo sviluppo del brano, la sperimentazione e una certa psichedelia (già presente nella musica di Miles.

1973, anno in cui Spectrum è venuto alla luce (oltre a essere il mio anno di nascita) considerato il capolavoro di Billy Cobham, oltre a essere stato uno dei dischi piu’ venduti della storia del genere fusion; secondo me è questo il disco emblematico e manifesto della fusion intesa come fusione di tratti tipici di vari stili; l’attitudine all’improvvisazione e la ricercatezza armonica, nonché il virtuosismo, tratti propri del jazz, i grooves e le linee di basso incalzanti e ipnotiche tipici del funk, l’energia e le scanzioni binarie rockeggianti, ma anche linee melodiche articolate ed eseguite all’unisono tipiche del progressive; alcuni elementi tematici e formali semplici molto vicini al R&B; quindi alcuni elementi estrapolati dal latin jazz.

In questo capolavoro gli elementi di stili differenti sono ora ben delineati, ora si con-fondono con originalità, coerenza e maestria.

A contribuire alla riuscita perfetta in questo intento, vi è la presenza di grandi musicisti provenienti appunto da diverse etichette musicali; primo fra tutti spicca il suono acido e la dimensione a tratti psichedelica delle tastiere del compagno di avventura del periodo Mahavishnu, Jan Hammer; quindi la vena rock-blues della chitarra di Tommy Bolin che di li a poco andrà a suonare con i Deep Purple; presenza decisiva nel dare ad alcuni brani di Spectrum quella fisicità che cmq il drumming di Cobham già infonde a tutto il disco; quindi il basso superfunk di Ron Carter e di Lee Sklar, Joe Farrell (soprano & alto saxophone, flute); Jimmy Owens (flugelhorn, trumpet); Ray Barretto (congas) e John Tropea altro chitarrista presente sul disco. 3 delle 6 tracce presenti sul disco sono introdotte da un solo di batteria.

Negli anni 70 Cobham continua a fare da session man lavorando intensamente anche alla realizzazione di brani composti per film e serie televisive come "Shaft" di Isaac Hayes, "Mission Impossible" di Lalo Schifrin e molte altre.

Importante è la collaborazione con George Duke presente in molti suoi dischi come A Funky Thide Of Sings o Life & Times usando talvolta lo pseudonimo di "Dawilli Gonga". Probabilmente la sua migliore performance è quella avvenuta al Montreux Jazz Festival nel 1976 con Alphonso Johnson e John Scofield e lo stesso George Duke. Da questa collaborazione uscirà Billy Cobham / George Duke Band live in Europe. Molto importanti per la carriera di Cobham sono gli album: Crosswinds, Total Eclipse e il mistico Inner Conflicts.

Nel 1977 Cobham passa all'etichetta CBS, la quale lo rende maggiormente accessibile a progetti più commerciali. In questi anni produce degli album che mirano alla piacevolezza di ascolto, caratterizzati da una minuziosa pulizia della registrazione e da arrangiamenti raffinati con groove "disco": Magic/ Symplicity of Expression Depth Of Though che contengono brani melodici e leggeri come Bolinas, Pocket Change ma c'è un brano molto impegnativo che conserva lo stile esplosivo: La Guernica, e non dimentichiamo la splendida On A Magic Carpet Ride contenuta nell'album Magic. In questo gruppo di album alla fine degli anni 70 esce B. C. raffinatissimo e rarissimo e non molto conosciuto dal grande pubblico.

Oltre agli album che lo vedono come leader, rimane notevolmente attivo come session drummer e si focalizza su questa opportunità ancor più alla fine degli anni settanta.

John McLaughlin nel 1978 sceglie di nuovo il suo tocco in Electric Guitarist che segna l'inizio di un nuovo perdiodo per la fusion. Da notare come i due leader non suonavano insieme nello stesso album dal 1973 (Love Devotion Surrender - Santana, McLaughlin), se si esclude la loro presenza nell'album School Days di Staley Clarke pur non registrando insieme nello stesso brano. Sempre nel 1978 esce un album live dal titolo Alive Muther For Ya dove troviamo un Cobham in piena forma che suona insieme ad Alphonso Johnson, Tom Scott, Steve Khan, e Mark Soskin. Nota: nel disco sono contenuti in versione live 2 brani dall'album "Magic"(1977) dello stesso Cobham.

Alla fine del 1979 Billy si trova ad Englewood Cliffs nel New Jersey per registrare il disco New York Slick di Ron Carter. Tra i due c'è sempre stata una grande collaborazione ed un'intesa sin dalle partecipazioni in numerosi album di stelle jazz già affermate. Nei primi anni ottanta infatti si vedono insieme in numerosi concerti con Herbie Hancock nel celebre Trio Hurricane e compaiono insieme nell'album Uptown Conversation dello stesso Ron Carter. Dal 1980, realizza con l'etichetta CBS nuove collaborazioni e situazioni musicali, suonando dal vivo con i Grateful Dead, Jack Bruce, e perfino nella Saturday Night Live band. Il progetto parallelo Bobby & the Midnites (dei Grateful Dead) lo vede nuovamente impegnato con la band.

Nel 1982 registra tre album per l'etichetta Elektra con la nuova formazione da lui creata e denominata Glass Managerie (con l'esordiente Mike Stern, Gil Goldstein, Tim Landers, Michael Urbaniak). Inoltre viene pubblicato un disco live Flight Time con la presenza del pianista Don Grolnick, che è l'autore del brano migliore: The Whisperer che inizia con un fade in ritmato da grancassa, battito di mani del pubblico, e fender rhodes.

Nel 1984 dopo sei anni John McLaughlin vuole nuovamente la sua partecipazione all'album Mahavishnu che conserva ancora il nome del gruppo che li aveva resi celebri Mahavishnu Orchestra. Sarà spesso ospite in trasmissioni televisive europee di cui si ricorda particolarmente quella avvenuta alla trasmissione di RAIUNO Fantastico nel 1986 in cui lui e Tullio De Piscopo vengono accolti da un pubblico caloroso e nella quale si esibiscono in un Drum Contest in diretta . Al termine dello show gli spettatori li acclamano con una lunga ovazione, evento presente oltre che negli archivi Rai anche in un video ospitato su Youtube (vedere collegamenti esterni di questa pagina).

Registra per la GRP Powerplay, Picture This, Warning album orientati sempre di più commercialmente nei quali l'artista si avvicina all'elettronica e nei quali avviene un ritorno alle origini con sonorità che ricordano l'Africa miscelato ad un uso di strumentazioni e suoni digitalizzati. Caratteristica originale di questi tre album è che essi sono concepiti per essere reinterpretati e suonati dal vivo. Cobham ritornerà ospite alla RAI nel dicembre del 1987 e gli verrà dedicata una settimana di interviste al programma televisivo D.O.C di Renzo Arbore condotto da Gegè Telesforo.

Nel 1988 viene contattato da Peter Gabriel per la creazione della colonna sonora del film L'ultima tentazione di Cristo diretto da Martin Scorsese, Cobham in una intervista rivelò che un pomeriggio fu chiamato da Gabriel che aveva qualche problema con alcune tracce della colonna sonora, e quella stessa sera le tracce di batteria vennero registrate di getto basando il tutto sull'improvvisazione Negli anni successivi continua i suoi tour internazionali, assorbendo una dose vitale di World Music.

Dopo essere andato in tour con Peter Gabriel alla fine degli anni 80, dal 1990 al 91 si dedica a diverse collaborazioni e concerti in tutto il mondo suonando anche al WOMAD festival organizzato da Peter Gabriel, nel 1992 esce l'album By Design con partecipazioni illustri come Larry Coryell, Sheila Escovedo, Ernie Watts, e Brian Bromberg.

Nel 1994 prodotto da Stanley Clarke esce l'album Live at the Greek dove Cobham voluto dallo stesso Clarke sarà invitato a suonare con amici del calibro come Larry Carlton, Deron Johnson e Najee, uno splendido album live dove vengono interpretati brani storici come All Blues di Miles Davis e Goodbye Pork Pie Hat di Charlie Mingus, ma l'album include anche una fulminante versione del classico "Stratus" dello stesso Cobham con due splendidi soli da parte di Larry Carlton e Najee.

Ispirato da un soggiorno in Brasile registra l'album The Traveller che esce nel 1994 ma che in realtà contiene brani registrati addirittura nel Novembre 1983 al Real World Studios di proprietà di Peter Gabriel. Nel 1996 forma una quartetto orientato maggiormente ai suoni acustici chiamato Nordic con tre musicisti norvegesi, con cui registra due album Nordic e Nordic/Off Color. Nello stesso anno si concentra su un progetto prodotto in Germania formando insieme al chitarrista Bill Bickford e al bassista Wolfgang Schmid il trio fusion Paradox da cui prende il nome anche l'album stesso, successivamente nel 1998 il trio realizzerà un secondo album live intitolato "First/Second". Nel 1998 esce anche un album solista dal titolo "Focused" in cui suonano tra gli altri insieme a Cobham il trombettista Randy Brecker, e Gary Husband alle tastiere, nello stesso anno Cobham collabora nuovamente con alcuni elementi della band Grateful Dead e con la partecipazione del bassista Alphonso Johnson registra "Jazz is Dead/Blue Light Rain".

Per tutti questi anni Cobham mantiene la sua attività incessante di touring come leader o con musicisti noti al mondo jazz (tra cui Kenny Baron e l'amico di vecchia data Ron Carter), infatti con quest'ultimi realizza a cavallo tra il 2001 e il 2002 l'album The Art of Three un suo particolare progetto che produce insieme all'etichetta tedesca "In and Out records" mirato al voler far conoscere alle nuove generazioni ma naturalmente destinato anche ai cultori del genere il jazz più classico, seguiranno i lavori The Art of Five (2002/2003) con la partecipazione del sassofonista Donald Harrison. Nel frattempo escono molteplici antologie e raccolte che tentano di sintetizzare e selezionare il grande lavoro discografico.

Nel 2001 Cobham produce in collaborazione con i fratelli Nicolosi (alias Novecento, storica band italiana degli anni 80) l'album di grande successo mondiale Drum'n'Voice-All that Groove con grandi partecipazioni tra i tanti Randy Brecker, l'album verrà stampato in tutto il mondo.

Contemporaneamente ai progetti jazz Cobham alterna negli stessi periodi progetti paralleli editi sempre dalla "In and Out records" dedicati ad una sorta di nuova fusion che tende a miscelare i suoni caraibici con il rock e il jazz, da qui Cobham da vita ai Culturemix che realizzano il primo album nel 2002 intitolato per l'appunto "Culture Mix" seguito nel 2004 dal migliore Colours. Nel 2004 Cobham viene contattato dal chitarrista Frank Gambale per registrare l'album di quest'ultimo dal titolo Raison D'Être, quindi Cobham vola da Mosca a Los Angeles per le sedute di registrazione da cui ne uscirà un grande album fusion.

Considero Billy Cobham un caposcuola, uno che ha spinto I limiti e le potenzialità espressive della batteria un po’ piu’ in la, e ha contribuito a cambiare un po’ il ruolo del batterista nella band, in quanto è con lui (e d’altro canto già con Tony Williams) che il batterista ha un peso fondamentale nella direzone della musica che il gruppo prende nel corso del brano ed è con lui che ci si comincia a proporre e imporre come compositori; inoltre è con lui che il batterista assurge a livello di star; figura che era stata solo propria di Buddy Rich e Gene Krupa negli anni 40;

È un caposcuola perchè dopo di lui si è sviluppato uno stile ben delineato in alcuni elementi:, del batterista pirotecnico, dall’impostazione a mani pari, agile, dal velocissimo rullo a colpi singoli che impiega spesso nei breaks e nei soli , sempre molto pieno, e virtuoso (” busy”) nel modo di accompagnare , ma sempre groovoso con forti radici funk; mi riferisco a Tommy Campbell, Dennis Chambers, Marvin smitty Smith, Gene Lake, e di stampo piu’ rockeggiante quail Terry Bozzio, Vinnie Colaiuta, Chad Wakerman ( tutti e 3 hanno suonato con Frank Zappa).

Ebbi la fortuna di vederlo suonare dal vivo nel lontano 86 (credo) in coppia con un grande batterista italiano scomparso una decina di anni fa; parlo di Giulio Capiozzo nonchè batterista degli Area, storico gruppo jazz-rock (progressive) anni 70. I 2 erano “accompagnati” ( solitamente è il batterista che accompagna) da Antonio Faraò pianista allora poco piu’ che 20enne, quindi Paolino Dalla porta al contabbasso e se non ricordo male, c’era Riccardo Luppi al sax; ricordo I suoi stivali da cowboy e mi chiedevo come cappero facesse a suonare…ma suonava, capperi se suonava…anche Capiozzo suonò alla grande,assolutamente all’altezza del nostro; ovviamente lo braccai per farmi autografare la copertina di Spectrum; vinile che custodisco ancora oggi gelosamente da 24 anni.

Fabio Accardi

4 commenti:

  1. un post davvero impeccabile!!!
    Grazie!

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  2. Bell'articolo!!!
    Mi incita ad approfondire la conoscenza di Cobham ;)

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  3. Bello vedere un blog italiano completamente dedicato a grandi musicisti e qualcuno che ha voglia di farli conoscere!!

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