04/02/10

MAGNUM - Fully Loaded


Benvenuti all’ennesimo capitolo Black Vibrations firmato dal sottoscritto, spero mi possiate perdonare per la lunga assenza…
Ad ogni modo non mi perdo in futili chiacchiere e vado ad iniziare.
Questo capitolo, seppur breve, lo dedico ad un disco in particolare, considerato da molti collezionisti una vera pietra rara, sto parlando dei Magnum e della loro unica fatica, il capolavoro “Fully Loaded”.
Pubblicato originariamente nel 1974 su etichetta The Phoenix, questa gemma del deep funk deve la sua rinascita proprio ai dj e ai collezionisti che, grazie alle loro costanti ricerche e alla loro dedizione nello scoprire nuovi capolavori dimenticati, ne hanno ridato alla luce lo splendore, facendolo riecheggiare a distanza di anni dal concepimento e portandolo all’attenzione degli appassionati del genere.
Non a caso, infatti, la traccia principale del disco dal titolo “Evolution”, è dapprima comparsa su una compilation stampata dalla Luv’N Height e poi, anni dopo, inclusa nella leggendaria raccolta “Pulp Fusion”, che ne ha addirittura dedicato i titoli di diversi volumi, appunto “Pulp Fusion – Evolution”, “Pulp Fusion – Magnum” e “Pulp Fusion – Fully Loaded”.
La copertina del disco può trarre in inganno, ricordando graficamente più una colonna sonora blaxploitation che un vero e proprio album.


Questo disco rappresenta l’unica incisione del gruppo, californiano, formato da ben otto elementi tra cui i fratelli Greene (Michael e Harold), da Kevin Thornton alla chitarra ritmica, da David Sutton alle batterie, da Vance Wormley al trombone, organo, piano e percussioni, da Thurron Mallory al sax tenore e alle percussioni elettriche, da George Chaney alle congas e ai bonghi e da Lamont Payne alle trombe e percussioni.

La piccola singolarità, davvero straordinaria, di questo disco è che è stato quasi totalmente (ben sei tracce su sette…) arrangiato da Michael Greene, leader del gruppo, che all’epoca della registrazione aveva solo 16 anni!!

Sua anche la voce principale presente nelle varie tracce, compresa “Evolution”, la vera hit del disco.

Il sound poderoso che scaturisce dall’ensemble di questi otto giovani musicisti parla da se.

Si parte dal funk più profondo e puro che attraversa tutto il disco, fino a toccare punte di rovente black rock e di rock psichedelico, sfiorando anche il funky-jazz venato di latin nel pezzo “Witch Doctor’s Brew”, il tutto dosato in modo perfetto ed elegante.


Il disco non ha lacune e non contiene tracce da considerarsi “minutaggio” di poco conto, è tutto da gustare, e vien facile da pensare che sia sopravvissuto all’oblio grazie soprattutto al suo indubbio valore artistico.

E proprio a questo hanno pensato le etichette (e ora anche Itunes!) che lo hanno ristampato su vinile e cd, per rendere questo diamante alla portata di tutti e di tutte le tasche.

Già, perché se desiderate una copia originale di questa perla, dovrete anche essere disposti a sborsare (a seconda delle condizioni e dell’affluenza all’asta…) dai 200 ai 300 euro!! Si, avete letto bene. Chiaramente, prima di fare acquisti incauti, toglietevi il dubbio di non incappare in una delle poche copie difettate esistenti, con un fastidioso fruscio lungo tutto il disco. Le copie più costose sono quelle con l’audio intatto.

I semplici appassionati troveranno sicuramente più comodo ed economico acquistarlo su cd, senza doverselo sgomitare con altri 10 collezionisti accaniti e col portafogli pieno.

Non vi resta che cercarlo e ascoltarlo.

Che il Funk sia con voi….


Dj Argento




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