Molti pseudonimi, un unico nome.
Dario Troso, dai più conosciuto come Gopher D, uno dei membri storici degli Isola Posse All Stars, è una di quelle persone che ha contribuito a far si che la scena hip hop italiana decollasse e costruisse delle solide fondamenta.
Eclettico per natura; disc jockey, produttore, rapper, collezionista, chitarrista, insomma una vita “sacrificata” in onore del “Dio Della Musica” che non sempre (specie ultimamente) restituisce la stessa passione che i suoi discepoli più affezionati gli dedicano.
Dopo essere rimasto letteralmente folgorato in quel di NY da un djset completamente composto da rarissime gemme afrofunk, si rimette in gioco. Rimescola le carte.
Oku è afro, è funk e fa muovere i culi.
La sua enciclopedica conoscenza musicale, che spazia tra i generi in modo disinvolto, fa sì che il suo approccio sia cosciente, maturo e ben dosato.
King Bleso si muove tra i campionamenti (tanti) e riesce nell’impresa di completare questo elaboratissimo puzzle musicale.
Le atmosfere che ne scaturiscono rendono perfettamente l’idea del viaggio musicale che il buon Dario affronta;
Una sorta di “safari” a bordo di una “Ford Gran Torino”, per intenderci.
Difficile individuare una traccia preferita, ognuna ha una sua peculiarità. In questo momento, mentre scrivo, suona “Just Because”, e la voce di Suz s’incastona sulla musica in modo egregio, sembra di ascoltare un brano suonato nel 1973!!
Ma come dicevo poche righe fa, King Bleso non affronta da solo questo viaggio, ad accompagnarlo ci sono Sotu Tetsune al basso, Gloria Turrini, voce in “Damn, i’m so sure”, Salvatore Pasca al sax, Giulio Bianco al flauto, e appunto Suz, voce in “Just Because”.
Non limitandosi al semplice “taglia, copia e incolla”, King Bleso riabbraccia anche la chitarra, strimpella sul clavinet e si improvvisa cantante in “4 o’clock”, “Sittin’ on my sofa” e “What’s my name”!!
La sua voce, perfettamente NON intonata è la cosa più funk del cd!
Un misto tra Melvin VanPeebles e Oscar Brown Jr., con un approccio talmente svogliato e strafottente da risultare un contributo non da poco alla riuscita dei pezzi in cui è presente.
Una voce perfettamente intonata non sarebbe stata la soluzione migliore. Avrebbe “pulito” troppo i pezzi in questione, facendoli risultare artefatti, poco “funk”.
Concludendo, Oku è il cd da avere se amate il genere e se amate Gopher in tutte le sue sfumature.
Vi accompagnerà per tutta l’estate, ma non solo.
Vi sarà vicino ogni qual volta cerchiate il sole d’Africa nelle buie strade della vostra città.
Dj Argento
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