11/11/09

THE METERS




Band di 4 elementi, originaria di New Orleans, costituitasi nella metà degli anni ’60 e formata da Aaroon Neville, Leo Nocentelli, George Porter Jr. e Joseph “Zigaboo” Modelliste. Scoperti e prodotti dal talento di Allen Touissant, i Meters iniziano il percorso di musicisti in un primo momento come turnisti (dello stesso Touissant e anche di quel genio di Lee Dorsey), poi, usciti dalla penombra degli studi, tra il 1967 e il 1969 registrano 4 singoli, “Sophisticated Cissy” “Cissy Strut” “Ease Back” e “Look Ka Py Py”, balzati nella Top Ten di vendita dei singoli R’n’B. A seguito del successo ottenuto con i singoli in questione, nello stesso anno pubblicano un’ intero album che include i 45 giri registrati in quel periodo e non solo (tranne Look Ka Py Py di cui fecero un’album a parte). Nasce così “the Meters”, una pietra miliare del funk. Un disco pieno zeppo di groove ruvidi e bassi pulsanti. Pubblicato su etichetta “Josie”, sussidiaria della più grande etichetta canadese Jubilee, The Meters rappresenta l’inizio di una serie di album che getteranno le fondamenta per quel genere musicale chiamato funk. Di li in poi i Meters sforneranno successi che li faranno entrare nell’olimpo dei pionieri della black music, confezionando perle rare, ultracampionate e ricercatissime dai collezionisti di tutto il mondo. Brani come “Handclapping song” o “Chicken Strutt”, o non da meno “Look Ka Py Py” sono tutt’ora dei pezzi che riescono a far muovere la testa anche agli elementi più ingessati. La forza della ritmica possente e incessante di “Zigaboo”, ha fatto da spartiacque tra il sound soul più classico e l’R’n’B più danzereccio, riuscendo a influenzare musicisti che ne trarranno più fortuna di loro, su tutti Booker T & the MG’s. Dopo l’abbandono della etichetta “Josie” che li aveva lanciati sul mercato nazionale, pur affidandosi alla più famosa e importante etichetta “Warner/Reprise”, i Meters non riescono a realizzare più nulla di clamoroso come i loro primi 3 album su Josie, pur riuscendo a confezionare delle chicche immortali anche per la loro nuova etichetta, su tutti il brano “just kissed my baby” campionato dai Public Enemy per il brano “Public Enemy N°1”, e non solo da loro.
Anche loro in seguito sono caduti nell’errore/orrore della “disco music” con “New Direction” e “Trick Bag”, di conseguenza il loro carisma funky degenera, condannandoli allo scioglimento dopo 12 anni insieme e 10 album in studio, nel 1979. Alcuni anni dopo i fratelli Neville (Art e Aaroon) formano il gruppo “Neville brothers” senza però riuscire a lasciare il segno. Nel 2000, dopo ripetuti concerti insieme i nuovi “the Funky Meters” decidono di ricucire il gruppo, toccando una serie di date in tutto il mondo, tra cui anche in Italia, con più grinta di prima.
I dischi dei Meters sono pietre rare di cui è importante collezionarne solo gli originali, come tutti gli altri dischi del genere d’altronde, ma per chi non volesse spendere molti soldi per gli originali, esistono comunque delle ottime raccolte a poco prezzo. Il valore degli originali invece varia dai 60 euro (per dischi in condizioni mint, ovvero praticamente nuovi) fino ai 160/180 euro (sempre in condizioni mint) per dischi come “Struttin” e “Look Ka Py Py” i 2 più rari della loro discografia. Ma le regole di ebay sono variabili, e potrebbe arrivare la “botta de culo” di acquistare una splendida copia di “Struttin” a 80 euro, o di “Look Ka Py Py” a 40 euro (…come è capitato a me).

Dj Argento.




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