Siamo di fronte ad uno dei personaggi più importanti della storia della musica e del djing in generale.
Oltre ad essere, infatti, uno dei padri fondatori del rap, dobbiamo a Flash anche l'invenzione di alcune innovazioni nel mondo dei dj's che tutt'oggi sono fondamentali.
Joseph Saddler, in arte Grandmaster Flash, nasce alle Barbatos il primo gennaio del 1958 e, trasferitosi successivamente con la famiglia nel Bronx a New York, coltiva l'amore per la musica anche grazie alla collezione di dischi del padre che era un musicista jazz.
Il suo strumento musicale, però, sarà il giradischi.
Inizia verso la metà degli anni 70 a suonare dischi funk nei block party del vicinato e, anche grazie all'aiuto di Pete Dj Jones, diventerà uno dei dj più apprezzati assieme a Kool Herc.
Con quest'ultimo c'era una specie di sfida. Kool Herc aveva uno degli impianti migliori e potenti, Grandmaster Flash, invece, suonava con un vecchio amplificatore che lui chiamava il "gladiatore". Ma la differenza tra i due era che Flash sapeva infuocare la gente.
Il soprannome "Flash", infatti, gli fu imputato per la velocità con cui passava da un break di batteria ad un altro, tecnica facilitata grazie all'invenzione della Clock Theory e della Quick-Mix Theory, tecniche che consistevano nel segnare, con adesivi spesso colorati, il punto esatto del vinile dove partiva un break di batteria (il break di batteria è il punto dove c'è un solo di batteria molto caratteristico della musica funk, ma non solo, e dove la gente si scatenava in maniera particolare) e contarne le battute. Questo permetteva, con due dischi in doppia copia, di allungare il break di batteria in modo da mantenerlo per un periodo indefinito.
Ed era quello che la gente voleva. Era geniale. Prendere i punti dei brani dove la gente si scatenava e cercare in tutti i modi di allungarli, di mantenerli a tempo, di incentrare i dj set su quei punti in modo tale da far muovere i culi.
Tutto questo porterà alla nascita del Cutting.
Dobbiamo anche a Flash l'invenzione del "preascolto", che dava la passibilità ai dj di ascoltare il brano del disco non in onda in modo da poterlo posizionare con precisione.
Diciamo che i suoi studi di ingegnere elettronico e la voglia di creare qualcosa di nuovo per arrivare a quello che aveva in mente, per rivoluzionare e personalizzare lo stile dei dj, gli hanno dato una grossa mano per raggiungere l'obiettivo.
Oggi tutti i mixer usati dai dj hanno il preascolto che viene effettuato attraverso l'utilizzo delle cuffie.
Molti attribuiscono a Flash anche l'invenzione dello Scratch, ma qui ci sono due scuole di pensiero, quella più accreditata però vede come l' inventore della tecnica il Dj Grand Wizard Theodore.
Un'altra particolarità portata alla luce da Flash fu la presenza, durante le sue selezioni, di mc's che rappavano e che accompagnavano le sue gesta ai giradischi.
Il passo che portava alla creazione di un gruppo fu breve e nel 1977 recluta Melle Mel, Kid Creole, Scorpio, Rahiem e Cowboy e, dopo vari nomi per il gruppo cambiati, stampano nel 1979 per l'etichetta Brass il brano We Rap More Mellow con il nome di Younger Generation.
Nello stesso anno pubblicano per la Enjoy Record il brano Superappin' sotto il definitivo nome di Grandmaster Flash & The Furious Five.
Il successo è ottimo e il contratto con l'etichetta che stava sfondando con il rap non tarda ad arrivare.
Nel 1980, infatti, firmano con la SugarHill Regords e pubblicano il brano Freedom.
Dopo i singoli It's Nasty, Scorpio, The Adventures of Grandmaster Flash on the wheels of steel (primo brano dove viene registrata la performance di un dj) nel 1981, il gruppo pubblica l'anno successivo l'album "The Message".
Il successo è planetario e il brano The Message concretizza per la prima volta il potere politico che il rap può avere.
L'album oltre a ripresentare i brani It's Nasty e Scorpio, precedentemente pubblicati, contiene She's Fresh, It's a Shame, Dreamin, You Are, e la su citata The Message.
Nel 1983 altri 2 singoli la fanno da padrona: la bellissima White Lines che è da imputare solo a Melle Mel (perchè molti, a causa dell'errore della sugar hill che stampò sul label del mix come autori il nome "Grandmaster and Melle Mel", imputarono il pezzo ad entrambi) e il cui obiettivo è l'opposizione alle linee bianche della cocaina, e New York, New York. Quest'ultimo brano sarà inserito nell' album/compilation "Greatest Messages" pubblicato nel 1984 e che contiene i brani più belli del gruppo.
Dopo la pubblicazione di quest'ultimo però, per vari problemi legati anche alla casa discografica, la crew si scinde in 2 gruppi differenti: Flash rimane con Rahiem e Kid Creole e pubbliano i seguenti album per la Elektra Records: "They Said It Couldn't Be Done" nel 1985, "The Source" nel 1986, "Ba-Dop-Boom-Bang" nel 1987, mentre dall'altra parte Melle Mel fonda i Grandmater Melle Mel & The Furious Five e pubblicano l'album omonimo nel 1984 per la SugarHill Records, e "Work Party" nello stesso anno.
Nessuno dei su citati dischi raggiungerà il successo ottenuto con The Message, nemmeno l'album che ha sancito la riunione del gruppo originale nel 1988 intitolato "On The Strenght" per la Elektra Records.
Grandmaster Flash, però, rimane una delle figure leggendarie della storia del rap, ma soprattutto del mondo del djing. E' grazie alle sue innovazioni che il termine "disc jockey" ha piena validità ed è grazie a lui che si è evoluto in maniera esponenziale nel corso degli anni.
Questo fa di lui, ancora tutt'oggi, uno dei dj più richiesti nel mondo, per i suoi fantastici dj set molto old-school, e per le sue favolose compilation mixate rilasciate nel corso degli anni sino ad arrivare al nuovo millennio.
Non finiremo mai di ringraziarti Flash...
Dj Danko
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